TERAMO – "Penso a mia figlia, solo Dio sa come sto soffrendo ora": Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore accusato dell’omicidio di Melania Rea, scrive a Panorama dal carcere e lancia un appello alla famiglia della moglie. Chiede di vedere la sua bambina di due anni, ormai affidata ai suoceri. La lettera, pubblicata nel numero in edicola, è giunta a Panorama tramite i legali di Parolisi, Nicodemo Gentile e Walter Biscotti. Parolisi rivela la sua rabbia per essere finito in carcere e per l’immagine che hanno dato di lui i giornali e alcuni testimoni sentiti dai magistrati. E annuncia che è determinato a difendere fino all’ultimo la sua innocenza. A cominciare dalla prossima udienza in Cassazione, fissata il 25 gennaio per il ricorso dei legali di Parolisi contro la conferma della custodia cautelare in carcere.
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